IMPROVVISAZIONE TEATRALE
L'improvvisazione teatrale è una forma di teatro che prevede che attori e attrici in scena (assieme ai musicisti, musiciste e alla squadra tecnici audio e luci) non seguano un copione definito, non abbiano un canovaccio predeterminato, ma creino testi, azioni, musiche, atmosfere, personaggi, relazioni, situazioni e vere e proprie storie sul momento, improvvisando estemporaneamente.
GLI "INGREDIENTI" DELL'IMPROVVISAZIONE TEATRALE
Ascolto
Avere un atteggiamento aperto e disponibile. Sentire con il corpo e con le emozioni.
Gruppo
Lavorare come una squadra. Accettare ed integrare tutte le proposte.
Gioco
Dare libero sfogo a fantasia e spontaneità. Valorizzare il divertimento.
Creatività
Liberare la mente per creare dal niente. Raccogliere tutte le ispirazioni.
Rischio
Vincere la paura di sbagliare. Uscire dalla propria zona di comfort.
LA "RICETTA" DELL'IMPROVVISAZIONE TEATRALE
Se l’immaginario comune spesso accosta improvvisazione a imprecisione e superficialità,
questa disciplina è nella realtà tutt’altro che improvvisata, essa richiede infatti preparazione, applicazione e molta pratica.
questa disciplina è nella realtà tutt’altro che improvvisata, essa richiede infatti preparazione, applicazione e molta pratica.
L'IMPROVVISAZIONE NON SI IMPROVVISA!
1
RISPETTA QUELLO CHE GLI ALTRI HANNO CREATO
Iniziare con un “sì” ogni interazione vuol dire accettare proposte, nuove idee, punti di vista e prospettive.
Iniziare con un “sì” pone le basi per una comunicazione assertiva, positiva e costruttiva.
Iniziare con un “sì” è la conseguenza di una mente aperta, disponibile e senza giudizio o pregiudizio.
2
STAI NEL PRESENTE
Vivere il momento presente lucidamente, con consapevolezza ed attenzione.
Ispirarsi ed ispirare liberamente e spontaneamente a beneficio dell’obiettivo comune.
Pensare ed agire senza la pesante zavorra di ciò che è stato nel passato o di ciò che sarà nel futuro.
3
NON CI SONO ERRORI, CI SONO SOLO SCELTE
Sprecare tempo rimuginando sugli errori e sulle colpe può sviluppare una mentalità troppo prudente.
Alimentare la paura di sbagliare significa impedire di mettersi in gioco.
Accettare il rischio e accogliere il fallimento per avere la libertà di provare, buttarsi e sperimentare.
4
DIVERTITI!
Darsi il permesso di provare, di sbagliare e di riderci su per poi provarci di nuovo.
Prendersi un po’ meno sul serio e lasciare spazio al sorriso e alle emozioni positive.
Comunicare, creare e relazionarsi con gli altri attraverso il gioco per imparare qualcosa di più su di sé.
GLI SPETTACOLI DI IMPROVVISAZIONE TEATRALE
Nei nostri spettacoli l'improvvisazione diventa materia prima della rappresentazione
e proprio per questo, sul palcoscenico lo spettacolo è sempre un evento unico e irripetibile.
Emozionante per il pubblico, avventuroso per gli attori e le attrici in scena.
e proprio per questo, sul palcoscenico lo spettacolo è sempre un evento unico e irripetibile.
Emozionante per il pubblico, avventuroso per gli attori e le attrici in scena.
Gli attori e le attrici
La creazione estemporanea di una regia teatrale condivisa, l'ispirazione reciproca e il raggiungimento di un alto livello di ascolto e di affinità con il gruppo con il quale si lavora, sono l'essenziale e irrinunciabile fondamento di questa disciplina.
Ogni processo artistico-creativo inizia con l'improvvisazione e il Teatro di Improvvisazione porta all'estremo questo concetto materializzando direttamente sulla scena il criterio del "qui ed ora".
Con la pratica e l'esercizio di tecniche teatrali, meccanismi specifici e un atteggiamento di apertura e disponibilità, attori e attrici in scena diventano contemporaneamente registi/e e autori/trici di sé stessi/e e del gruppo.
Il pubblico
Un attore o un'attrice è tale se esiste un pubblico, e nel teatro di improvvisazione è proprio la platea di spettatori e spettatrici a diventare diventa parte integrante del gioco creativo.
Il pubblico interviene nella creazione delle storie e dei personaggi, viene invitato a tifare o a partecipare alla narrazione diventando uno stimolo continuo, ispirazione necessaria ed essenziale della performance istantanea.
L'improvvisazione teatrale è dunque divertimento, stupore, coinvolgimento e partecipazione di tutti/e a beneficio di tutti/e.
I FORMAT PIÙ CONOSCIUTI
Theatresports™
(diffuso soprattutto nei paesi anglofoni e in Italia)
Il Theatresports™ è un format di improvvisazione teatrale ideato da Keith Johnstone. In superficie si tratta di una "competizione teatrale" a squadre che prende spunto dal combattimento fittizio e illusorio del wrestling professionista. Davanti al pubblico i giocatori e le giocatrici sembrano voler vincere sull'altra squadra, ma sono in realtà animati/e da un desiderio condiviso e reciproco di dare vita ad un teatro libero, vario, dinamico, coinvolgente e interessante.
Il Theatresports™ è un format di improvvisazione teatrale ideato da Keith Johnstone. In superficie si tratta di una "competizione teatrale" a squadre che prende spunto dal combattimento fittizio e illusorio del wrestling professionista. Davanti al pubblico i giocatori e le giocatrici sembrano voler vincere sull'altra squadra, ma sono in realtà animati/e da un desiderio condiviso e reciproco di dare vita ad un teatro libero, vario, dinamico, coinvolgente e interessante.
Imprò
(diffuso in Italia)
Vent'anni dopo le prime “importazioni” degli spettacoli di origine francofona e anglofona, nasce in Italia nel 2006 il format dal titolo IMPRÒ diffuso dall'associazione nazionale Improteatro. Si può definire come il primo frutto maturo dell'improvvisazione moderna italiana nel quale si fondono modelli classici della tradizione improvvisativa ed elementi innovativi. Una sfida tra due squadre di improvvisatori e improvvisatrici, un giudice inflessibile ed è il pubblico che vota.
Vent'anni dopo le prime “importazioni” degli spettacoli di origine francofona e anglofona, nasce in Italia nel 2006 il format dal titolo IMPRÒ diffuso dall'associazione nazionale Improteatro. Si può definire come il primo frutto maturo dell'improvvisazione moderna italiana nel quale si fondono modelli classici della tradizione improvvisativa ed elementi innovativi. Una sfida tra due squadre di improvvisatori e improvvisatrici, un giudice inflessibile ed è il pubblico che vota.
Match di Improvvisazione Teatrale®
(diffuso soprattutto nei paesi francofoni e in Italia)
Format nato in Canada per iniziativa di due attori e registi: Robert Gravel e Yvon Leduc che crearono un ibrido tra teatro e un match sportivo. L'ambiente esteriore e scenografico del Match di improvvisazione teatrale è quello di una partita di hockey su ghiaccio. Lo spirito è quello di una competizione artistico/sportiva fra due squadre di giocatori/attori e giocatrici/attrici, regolamentata da linee guida molto precise, che si contendono la vittoria in 90 minuti di “gioco” divisi in due tempi.
Format nato in Canada per iniziativa di due attori e registi: Robert Gravel e Yvon Leduc che crearono un ibrido tra teatro e un match sportivo. L'ambiente esteriore e scenografico del Match di improvvisazione teatrale è quello di una partita di hockey su ghiaccio. Lo spirito è quello di una competizione artistico/sportiva fra due squadre di giocatori/attori e giocatrici/attrici, regolamentata da linee guida molto precise, che si contendono la vittoria in 90 minuti di “gioco” divisi in due tempi.
LA STORIA DELL'IMPROVVISAZIONE TEATRALE
L'Improvvisazione ieri
Fin da Aristofane abbiamo tracce di questa tecnica, al tempo legata principalmente alla commedia ed al teatro popolare. Portata agli estremi da Plauto e dall'istrione, la tecnica dell'improvvisa fu fondamento della Commedia dell'Arte, con le recite "a soggetto", tanto da diventare, con l'uso del canovaccio, la caratteristica fondamentale della tecnica recitativa professionale.
Fu poi ripresa dall'avanspettacolo e dal teatro di rivista, dove ebbe grandissimi interpreti quali Ettore Petrolini, Totò, Macario e Carlo Dapporto. È poi diventata un tratto tipico del teatro più vicino alla tradizione popolare, nonché di quello dialettale, come nelle opere di Eduardo e Peppino De Filippo.
L'Improvvisazione oggi
L'improvvisazione teatrale assume la forma che tutt'oggi conosciamo grazie ai gruppi d'avanguardia novecenteschi, guidati da accademici/che, teorici/che, registi/e, attori/attrci e commediografi/e come Viola Spolin, Robert Gravel, Yvon Leduc, Del Close o Keith Johnstone, che pongono al centro della filosofia e della pratica del teatro d'improvvisazione il gioco, il lavoro di gruppo, la comunicatività, la creatività, la capacità di correre dei rischi, la rapidità nel prendere decisioni, e l'adattamento alle situazioni impreviste che si possono verificare durante gli spettacoli.
L'improvvisazione teatrale approda in Italia alle fine degli anni '80 e da quel momento, come accade in tutto il mondo, subisce continue trasformazioni e sviluppi, prova ne sono i molteplici e differenti format e gruppi che nascono e si diffondono anche grazie ai continui scambi tra paesi, persone e culture.
L'improvvisazione teatrale approda in Italia alle fine degli anni '80 e da quel momento, come accade in tutto il mondo, subisce continue trasformazioni e sviluppi, prova ne sono i molteplici e differenti format e gruppi che nascono e si diffondono anche grazie ai continui scambi tra paesi, persone e culture.
UNA PICCOLA BIBLIOGRAFIA
CambiScena è prima di tutto un’associazione culturale senza scopo di lucro. Luogo di condivisione e volontariato che ha come obiettivo la diffusione della disciplina e della filosofia dell’improvvisazione teatrale attraverso l'organizzazione di attività di spettacolo e formazione.
Se vuoi sostenere l'associazione e le sue iniziative culturali puoi farlo con una donazione PayPal.
Grazie!
Grazie!
Vuoi contattare CambiScena? Ecco come puoi farlo!